Molte medicine (tra le quali anche vitamine, sali minerali e fitoterapici) possono avere un effetto negativo sulla bocca o determinare l’insorgenza di effetti collaterali a livello delle mucose orali. Per questo motivo è importante, durante una visita o un trattamento dal dentista, comunicare al medico la lista completa dei medicinali che si stanno eventualmente assumendo o che si sono assunte in passato, sia che si tratti di medicine prescritte in conseguenza dell’insorgenza di una malattia, sia che si tratti di prodotti “da banco” o di erboristeria. Di seguito sono elencati alcuni tra i più comuni effetti collaterali che si possono verificare in conseguenza dell’assunzione di medicine piuttosto comuni:

Difficoltà nel ridurre il sanguinamento. 
Una riduzione della capacità di “rimarginare” le ferite ed in particolare di arrestare velocemente il sanguinamento sono il principale effetto collaterale delle medicine anticoagulanti (tra le quali l’aspirina o “cardio-aspirina”). Queste medicine sono molto utili nella prevenzione delle malattie di cuore e dei disturbi vascolari, ma possono causare problemi di sanguinamento in caso di trattamenti odontoiatrici, quali ad esempio l’estrazione di un dente. Per tale motivo è importantissimo comunicare al dentista se si stanno assumendo medicine di tale tipo.

Alterazioni del gusto. 
Alcune medicine possono causare un’alterazione nella percezione dei sapori e determinare la sensazione di sapore amaro o “metallico”. Tra queste medicine ci sono quelle per curare le malattie di cuore, stimolanti del sistema nervoso centrale, farmaci antiinfiammatori non steroidei, spray nasali e prodotti per smettere di fumare (tra questi i cerotti di nicotina)
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Alterazioni delle mucose orali. 
L’assunzione di alcune medicine è correlata alla comparsa di ferite, infiammazioni ed alterazioni del colore a carico della mucosa della bocca. Tra queste medicine ci sono i farmaci per la pressione sanguigna, farmaci immunosoppressivi, contraccettivi orali ed alcuni chemioterapici. In caso di insorgenza di questi effetti indesiderati il dentista è in grado, attraverso uno stretto controllo igienico professionale, di limitare il disagio causato dalle ferite o dall’infiammazione a livello della mucosa orale.

Aumento di volume gengivale.
 La comparsa di “ipertrofia gengivale” (gonfiore ed aumento del volume delle gengive) è talvolta associata all’assunzione di farmaci per la cura dell’epilessia, farmaci immunosoppressori (come quelli somministrati ai pazienti che hanno subito un trapianto d’organo) e beta-bloccanti (assunti da alcuni malati di cuore). Una scrupolosa attenzione all’igiene orale domiciliare e frequenti visite e pulizie dei denti professionali sono di fondamentale importanza per i pazienti che assumono tali categorie di farmaci.

Altri farmaci e condizioni: 
La Secchezza delle mucose orali è un potenziale effetto collaterale comune a numerosi farmaci, tra i quali gli antiistaminici, i decongestionanti, gli antalgici, antiipertensivi, miorilassanti, farmaci per curare l’incontinenza urinaria, per curare il morbo di Parkinson, antidepressivi e molti altri. La secchezza causa irritazione dei tessuti molli della bocca e rendono quest’ultima più suscettibile alle infezioni. Senza l’azione “pulente” della saliva la carie e le gengiviti diventano più frequenti.

I farmaci che si assumono per via inalatoria nella cura del’asma spesso determinano l’insorgenza di candidosi orale ed altre infezioni fungine. Per questo motivo chi assume tali medicine dovrebbe sciacquare attentamente la bocca dopo aver fatto le inalazioni di medicinale.

Lo zucchero entra molto frequentemente a far parte della composizione chimica dei farmaci. Chi assume farmaci per lungo tempo, come accade nelle terapie delle patologie croniche, può essere soggetto ad un maggior rischio di sviluppare la carie dentale.

I pazienti che sono sottoposti a chemioterapia per motivi oncologici o che sono in procinto di farlo, dovrebbero consultare il dentista prima possibile per curare tutte le eventuali situazioni patologiche in bocca, dal momento che i farmaci che verranno assunti durante la terapia oncologica possono danneggiare i denti, le gengive e le ossa mascellari.

Tratto dal Journal of the American Dental Association, vol 136